Che cos’è il diritto d’autore?
Il diritto d'autore è stato introdotto nell’ Ordinamento giuridico in tempi relativamente recenti. Solo con l'invenzione della stampa, la quale ha portato ad un incremento esponenziale delle copie prodotte e degli interessi economici connessi, si è infatti sentito il bisogno di dare vita a tale forma di tutela.
La normativa vigente conferisce, agli autori delle opere protette, due diverse tipologie di diritti:
Diritti di utilizzazione economica.
L’art. 12 della legge sul diritto d’autore prevede che l’autore abbia il diritto esclusivo di pubblicare l’opera nonché il diritto esclusivo di utilizzare economicamente la stessa in ogni forma e modo, originale o derivato, e che, in particolare, abbia la possibilità di avvalersi dei seguenti diritti:
- diritto di riproduzione dell'opera
- diritto di trascrizione dell'opera se orale
- diritto di esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico
- diritto di comunicazione al pubblico
- diritto di distribuzione
- diritto di elaborazione, di traduzione e di pubblicazione delle opere in raccolta
- diritto di noleggio e di dare in prestito
- diritto di modificazione
I diritti di utilizzazione economica dell’opera durano, così come statuito dall’art.25, per tutta la vita dell’autore e sino al termine del settantesimo anno solare dopo la sua morte.
Diritti morali.
L’ Art. 20 della legge sul diritto d’autore statuisce che, indipendentemente dai diritti esclusivi di utilizzazione economica dell’ opera ed anche dopo la cessione dei diritti stessi, l’autore conserva il diritto di rivendicare la paternità dell’opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a ogni atto a danno dell’opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione.
Tali diritti sono inalienabili e possono essere fatti valere , senza limite di tempo, dal coniuge e dai figli e, in loro mancanza, dai genitori e dagli altri ascendenti e da discendenti diretti; mancando gli ascendenti ed i discendenti, dai fratelli e dalle sorelle e dai loro discendenti.
La finalità dell’attribuzione dei diritti morali è quella di proteggere la personalità dell'autore quale si manifesta nella sua opera.
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