Pedofilia online

Pedofilia on-line che cos'è?

Quando parliamo di pedofilia on-line oggi ci riferiamo ad un fenomeno che è nato contestualmente alla diffusione di internet e che prevede l’uso del computer e di altri supporti tecnologici analoghi per attività connesse ad interessi pedofili.
Il fenomeno si è modificato negli anni, seguendo lo sviluppo dell’informatica e della tecnologia.
Presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, la legge n.38/2006, ha istituito il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, quale organo del Ministero dell’Interno deputato a coordinare le attività investigative, quelle di prevenzione e contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori su internet, nonché punto di contatto nazionale per la banca dati delle immagini pedopornografiche I.C.S.E. (International child sexual exploitation) di Interpol.
 Recentemente il Centro ha incluso tra le sue attività anche nuove forme di abuso ai minori in rete come il cyberbullismo,i fenomeni di autolesionismo, le dipendenze online.
Il supporto psicocriminologico dell’Unità di Analisi dei Crimini Informatici, un’equipe di psicologi della Polizia di Stato specializzati in cybercrime, integra le attività attraverso un approccio multidisciplinare orientato a massimizzare in particolare la protezione delle vittime. 
La pedofilia online rappresenta soprattutto una gamma di delitti tra i più efferati che si inquadrano nell’ambito della criminalità transnazionale e, pertanto, la relativa terminologia che la definisce ha subito nel corso del tempo continui aggiornamenti ad opera di esperti in tavoli di lavoro internazionali a livello interdisciplinare.
Le varie categorie dei fenomeni rientranti nella pedofilia online si rifanno a due principali filoni, quello relativo ai contenuti delle immagini e quello relativo ai contatti intercorsi tra vittima ed abusante.
Sulla base di ciò l’attuale suddivisione della materia, condivisa a livello internazionale, è orientata nel seguente schema:

Le vulnerabilità dell’infanzia e dell’adolescenza ed il ruolo della Rete

La protezione dei minori passa anche dalla Rete, attraverso le attività di monitoraggio operato dalle Forze dell’Ordine di tutto il mondo, sui diversi luoghi virtuali che possono celare spazi importanti nella vita dei più giovani, ove gli stessi incontrano altri internauti, siano essi coetanei o adulti.
I socialnetwork rappresentano da circa 15 anni la naturale forma di aggregazione mediatica dei ragazzi e ne accolgono le istanze più disparate; talvolta veri e propri diari mediatici a cui confessare ciò che non avrebbero il coraggio di dichiarare ai propri familiari ed amici e, purtroppo, terreni facili per la messa in atto di pratiche di manipolazione.
L’orientamento delle investigazioni si è avvalso da sempre del sostegno e della conoscenza dei fenomeni di rischio da parte delle ONG, nonché della collaborazione dei gestori dei servizi web più proattivi verso le Istituzioni e, per converso, la conoscenza delle realtà criminose acquisita via via nel corso delle investigazioni di settore ha consentito di avanzare il fronte più ampio della prevenzione a livello interistituzionale per cercare di far fronte a qualsiasi fenomeno emergente di rischio e di pericolo per le vittime minori.
Nuovi luoghi virtuali ospitano attualmente profili criminali di altissimo livello, quali in particolare l’uso sempre più frequente e diffuso dei servizi di anonimato e crittografia a scopi illegali e criminali, soprattutto attraverso le Reti Darknet, che impongono nuove difficoltà nelle indagini per l’individuazione e il perseguimento dei responsabili.
Sulle Darknet è disponibile anche un numero sempre maggiore di forum, accessibile anche dagli utenti meno esperti di tecnologia, che favoriscono lo scambio di informazioni utili alla commissione di attività delittuose ed alla amplificazione di pratiche manipolatorie.
Non si può trascurare neppure il continuo uso illegittimo dei social network e di altre piattaforme sulla rete di superficie, da parte degli autori di reato, con modalità subdole e innovative, finalizzate ad intrattenere e pianificare attività illecite.
L’investigazione ha raccolto le attuali sfide tecnologiche con le quali è in atto un confronto quotidiano al servizio della protezione dei cittadini ed in particolare delle fasce più vulnerabili quali i minori.
La ricerca e l’analisi sempre più sofisticata delle tracce informatiche, che si avvale della cooperazione internazionale di Polizia attraverso le Agenzie Europol ed Interpol, oltre a consentire l’individuazione dei responsabili di reato, può soccorrere altresì nella geolocalizzazione delle vittime.