ARRESTATO DALLA POLIZIA POSTALE UN 24ENNE DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA: DETENEVA INGENTE QUANTITA’ DI MATERIALE PEDOPORNOGRAFICO.

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’azione di contrasto al fenomeno della pedopornografia online, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di un giovane della provincia di Reggio Calabria, accusato di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico mediante social network.

L’articolata attività investigativa, coordinata dalla Procura di Reggio Calabria, è stata condotta dal Compartimento Polizia Postale per la Calabria mediante un’intensa attività di pedinamento informatico e “fisico”. Le indagini dei poliziotti digitali avevano infatti già determinato l’Autorità Giudiziaria ad emettere nei mesi scorsi un decreto di perquisizione personale, domiciliare e informatica nei confronti del giovane.

Le successive indagini tecniche svolte sul materiale informatico sequestrato hanno poi consentito agli investigatori di accertare il possesso dell’ingente quantitativo di file multimediali di natura pedopornografica, ritraenti minori anche di tenera età, archiviato sia sui propri dispositivi fissi e mobili, sia direttamente sul web, in cloud. Tale circostanza ha consentito di raccogliere anche gravi indizi circa la divulgazione dei file detenuti, motivo per cui è stata richiesta e ottenuta dall’A.G. procedente la misura cautelare restrittiva della libertà personale, eseguita dalla Polizia Postale delle Comunicazioni.

Come in precedenti occasioni, anche in questa vicenda è stato fondamentale il ruolo d’impulso assunto da una segnalazione pervenuta attraverso il circuito internazionale di cooperazione in materia di contrasto allo sfruttamento dei minori online, con enti esteri e associazioni non governative, i cui sviluppi sono coordinati sul territorio nazionale dal C.N.C.P.O., Centro Nazionale per Contrasto alla Pedopornografia Online, incardinato a Roma presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Tale forma di partnership fornisce un contributo fondamentale per l’efficace azione di contrasto agli abusi online nei confronti di minori e alla diffusione del materiale illecito in rete, stante la natura prettamente transnazionale dei reati commessi in tale contesto da individui e gruppi organizzati.