Molte volte si parla di sextortion o blackmailing attraverso la webcam. La minacce contro i minori su internet sono in continua crescita ed il fenomeno della coercizione ed estorsione online è solo una delle attività di vittimizzazione dei minorenni.
I crimini si realizzano partendo con un’attività di adescamento online per poi evolversi con l’invio da parte delle vittime di immagini e video pedopornografici. Quindi scatta la minaccia dei criminali che estorcono ulteriore materiale al minore coinvolto sia per fini di carattere sessuale che economico.
Il prezzo che le vittime pagano per tali reati è molto alto in termini materiali e psicologici, poiché sono esposte a minacce dirette dei loro ricattatori e al forte disagio dovuto alla divulgazione delle proprie immagini intime.
Normalmente le vittime sono adescate sui social network e servizi di messaggistica, ove è più facile effettuare attività di grooming e, quindi, una volta instaurato un rapporto confidenziale, si passa in chat privata per le fasi successive.
Troppi casi rimangono ancora sommersi e non vengono denunciati per molti motivi tra i quali la paura delle vittime. La fascia di età più critica appare quella tra i 14 e 17 anni.
Cosa fare per arginare tale insidia? La Polizia italiana ha un approccio di ampio respiro ed è coinvolta a livello nazionale ed internazionale con i partner più importanti, sia nell’ambito di cooperazione internazionale di polizia che con gli stakeholder che gestiscono i servizi web.
La campagna, che pubblicizza strumenti di segnalazione online per la salvaguardia delle vittime, è inserita anche nell’ambito di attuazione del Piano nazionale di prevenzione e contrasto all’abuso e allo sfruttamento sessuale di minori, al quale prendono parte Istituzioni e Organizzazioni non governative impegnate nella tutela dei minori.
Clicca qui per vedere il video, realizzato in collaborazione con Europol.
#SayNO! Coercizione ed Estorsione Online contro i minori...
