Nella suggestiva cornice dell’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli, dove è ospitata la mostra fotografica “Supereroi" dal 19 al 13 maggio, la Polizia di Stato ha organizzato un convegno dedicato al tema dell’adescamento e l’abuso online ai danni dei minori.
Un fenomeno complesso, difficile e che chiama in causa istituzioni, famiglie, scuole, media e l’intera società civile.
All'incontro, dopo i saluti e l'avvio dei lavori del Presidente della Fondazione Orazio Abbamonte, hanno partecipato nella prima sessione come relatori il Procuratore aggiunto della IV sez. Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Napoli - Raffaello Falcone, il sostituto procuratore Emilia Galante Sorrentino del Tribunale per i minorenni di Napoli e Carmine Foreste, Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. Sono stati affrontati i temi della tutela dei minori in diversi ambiti con Luigi Martemucci, consigliere Nazionale Società Italiana di pediatria, Prof.ssa Caterina Arcidiacono dell'Università Federico II di Napoli e del delicato tema del diritto di cronaca e privacy con Leandro Del Gaudio, cronista di giudiziaria del Il Mattino.
Nella seconda parte diversi gli spunti forniti dagli operatori e dai professionisti del terzo settore, che ogni giorno lavorano sul campo per prevenire e contrastare gli abusi, tra questi i contributi del Presidente Antonio Lucidi dell'Associazione Sanitasamble Ef, Rosetta Cappelluccio, Presidente della Fondazione 'I figli degli altri' e le voci di Chiara D'Andrea e della Presidente Marianna Giordano- Cismai Ets Coordinamento Italiano servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia.
Ne è nato un confronto ricco e profondo, che ha fatto emergere le sfide e i rischi del mondo digitale, ma anche strumenti efficaci e strategie condivise per affrontarli.
Durante il convegno sono emerse esperienze, buone pratiche e strategie operative, ma soprattutto si è rafforzata la consapevolezza che la tutela dei minori online è una responsabilità collettiva: solo attraverso uno sforzo comune, trasversale e continuativo è possibile costruire un ambiente digitale più sicuro per i ragazzi.