Le innumerevoli forme di commercio elettronico sempre più diffuse hanno parallelamente visto fiorire una vasta rete di illeciti che impegna costantemente gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel contrasto agli episodi di frodi nelle transazioni on-line e nell’utilizzo della moneta elettronica.
Per contrastare tale fenomeno la Specialità dirige i propri sforzi nell’affinamento di sofisticate procedure investigative e nella realizzazione di mirate attività anche di cooperazione internazionale, al fine di mettere in campo sempre più efficaci strategie di contrasto avanzato.
Nell’ambito di detta attività, diretta anche alla repressione del c.d. fenomeno “ cash trapping” , nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito misure cautelari a perquisizioni a carico di cittadini rumeni e italiani per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati ai danni di sportelli bancomat di istituti di credito della Capitale e della sua provincia.
Il modus operandi del gruppo criminale prevedeva, com’è noto, l’inserimento nella bocchetta dello sportello del bancomat di un manufatto a forma di forchetta (due denti all’estremità) che impediva l’erogazione del denaro all’utente, bloccandolo all’interno dell’ATM, per poi essere recuperato dai malviventi mediante la forzatura dello sportello stesso.
Si tratta questa, di una metodologia oramai superata da nuove forme criminali che vedono impegnata costantemente la Polizia Postale e delle Comunicazioni, sia sul fronte della prevenzione che della repressione. Proprio nell’ambito di quest’ultima attività, nel passato mese di Giugno, si è conclusa, difatti, l’operazione “Triangle” condotta in collaborazione con le polizie di Spagna, Polonia, Regno Unito, Belgio, Georgia, Turchia e Camerum che ha permesso l’esecuzione di 62 ordinanze di custodia cautelare per il riciclaggio di somme di denaro provenienti dall’attività di phishing in 45 Paesi stranieri.
Grazie alla collaborazione internazionale, partendo da transazioni sospette, gli investigatori sono risaliti all’organizzazione criminale accertando oltre 800 transazioni fraudolente poste in essere dal 2012 che hanno generato un danno di circa 6 milioni di euro.
In considerazione che dette attività illecite hanno tutte origine da un unico punto di partenza “phishing”, inteso come la cattura di dati personali e sensibili, la Polizia Postale pone particolare attenzione a detto fenomeno mettendo in campo una costante azione di monitoraggio e prevenzione al fine di arginare fenomeni che vanno dalla transazione fraudolenta e svuotamento di conti bancari/postali ad attività di ben più ampia portata connesse ad attività di riciclaggio su scala globale.
Per ulteriori approfondimenti sull’operazione “Triangle” potrà essere utilmente consultato il link http://www.poliziadistato.it/articolo/view/38989/
OPERAZIONE CASH TRAPPING DELLA POLIZIA DI STATO
