Hai ricevuto una comunicazione dalla Polizia di Stato che ti informa di essere indagato per “la visione di video di natura pedopornografica”? Non aprire gli allegati e cancella l’e-mail.
Cambia il mittente, i reati contestati, l’ufficio scrivente, ma la tecnica per porre in essere questa tipologia di phishing è sempre la stessa. Impariamo a riconoscerla per non cadere nell’inganno.
- Se sei coinvolto in un procedimento penale nessun Ufficio di Polizia ti chiederà di fornire “giustificazioni” scrivendoti una e-mail
- Le comunicazioni redatte dalle forze dell’ordine non contengono mai minacce, richieste di denaro per evitare l’arresto, inviti a eseguire un pagamento per chiudere un’indagine
- L’intento dei cybercriminali è indurre il destinatario dell’e-mail ad agire con urgenza e non riflettere sul contenuto della richiesta
- Guardando con attenzione il testo, i reati contestati a volte non esistono, gli Uffici procedenti possono avere nomi di fantasia, anche le personalità citate non sempre svolgono l’incarico istituzionale indicato nella lettera.
Per informazioni e segnalazioni rivolgiti alla Polizia Postale tramite il sito ufficiale www.commissariatodips.it