L’Italia organizza la prima Taskforce nazionale per l’identificazione delle vittime

La Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana, con il supporto dell’ European Cybercrime Centre dell’Europol (EC3)  ha ospitato a Roma, presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale, il primo workshop della Victim Identification Taskforce (VIDTF).  L’intento del workshop è di intensificare la cooperazione a livello nazionale e internazionale nell’identificare gli autori e le vittime degli abusi sessuali in danno di minori.
È la prima volta che uno Stato Membro UE organizza un workshop nazionale della VIDTF con il supporto dell’ Europol. La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha riunito a Roma 25 specialisti appartenenti ai Compartimenti Regionali e al Servizio Centrale della stessa Polizia Postale e delle Comunicazioni.  
Per 11 serie di immagini analizzate durante questo workshop, raffiguranti 6 vittime, gli specialisti sono stati in grado di determinare i probabili paesi di produzione.  Tali paesi sono stati informati, e hanno avviato indagini per identificare gli autori dei reati e proteggere le vittime.
Gli specialisti hanno adottato uno specifico approccio cooperativo, analizzando insieme  durante l’evento  224.000 immagini e video, avvalendosi inoltre di  intelligence criminale, per scoprire e utilizzare indizi di vitale importanza. Oltre 100 set di dati specifici analizzati sono stati caricati sull’International Child Sexual Exploitation Database (ICSE) ospitato presso l’Interpol. Questo consentirà agli investigatori che hanno accesso al database ICSE di contribuire ulteriormente alle indagini.
L’identificazione delle vittime di abusi sessuali in danno di minori è una priorità per i servizi di polizia in tutto il mondo. I minori vittime sono re-vittimizzati quando i loro abusanti registrano il crimine, e ancora successivamente, quando queste registrazioni vengono diffuse sulla rete Internet in tutto il mondo.   
Le azioni delle forze dell’ordine sono messe in difficoltà dall’enorme e sempre crescente quantità di materiale relativo ad abusi su minori che circola in rete, e dalle risorse tecniche disponibili per nascondere le tracce dei reati e le identità sia delle vittime che degli autori. Inoltre il numero di minori sessualmente sfruttati è in aumento, dato che i responsabili, spesso organizzati in reti criminali, diffondono in rete sempre più materiale relativo ad abusi su minori, che raffigura nuove vittime.
Riunendo e coordinando un gruppo di esperti nazionali nell’ identificazione delle vittime, il lancio ufficiale della VIDTF nazionale in Italia, si propone di sviluppare tattiche e tecniche investigative, che possano essere implementate in tutto il paese, per fare in modo che i minori vittime di questo odioso crimine abbiano maggiori possibilità di essere identificate e salvaguardate.