In questi ultimi mesi sono state molte le segnalazioni giunte all’Ufficio del Commissariato di P.S. on line, relative ad estorsioni connesse a sessioni di video-chat a “luci rosse” e/o scambio di video/fotografie a sfondo sessuale.
La modalità è sempre la stessa: tutto ha inizio con un adescamento in rete, sulle chat di vari portali, da parte di una avvenente ragazza; non vengono formulate immediate richieste di denaro ma l’intento è quello di instaurare con la vittima designata un rapporto di fiducia, fino ad arrivare all’invito esplicito di intraprendere una chat “erotica”, attivando la webcam, o di scambiare fotografie/video a sfondo sessuale.
Una volta stabiliti i contatti, l’interlocutore sposta la conversazione sul noto portale Facebook, ottenendo in tal modo “l’amicizia” da parte della vittima.
Ultimata questa fase, quest’ultimo, in possesso di filmati e foto a carattere sessuale, richiede una somma di denaro alle vittime per evitare che detto materiale venga pubblicato sul loro profilo e quello dei rispettivi amici.
CONSIGLI: E’ sempre opportuno evitare di intraprendere sessioni di video-chat con sconosciuti, di inviare propri video/foto a sfondo sessuale e comunque non fornire mai dati personali o mostrare elementi o ambienti facilmente riconoscibili. E’ di fondamentale importanza, nel caso in cui si rimanga vittime di tale reato, non cedere al ricatto e contattare il più vicino Ufficio di Polizia e di salvare video, messaggi ricevuti.
E’ necessario sapere che il pagamento del “ricatto” non garantisce che il video, le immagini o la conversazione compromettenti vengano effettivamente distrutti, pertanto non è escluso che la vittima possa essere nuovamente contattata e sottoposta ad una nuova pressione.